Viterbo
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Cuore pulsante dell’alta Tuscia – 47 km da Castiglione in Teverina

Il soggiorno nella farm-house Casale dei Gelsi, B&B a 6 km dal borgo medioevale di Castiglione in Teverina (provincia di Viterbo), vi consente di visitare la città di punta dell’alta Tuscia: Viterbo, a una quarantina di km da qui, ai piedi dei monti Cimini, a poca distanza dai laghi di Bolsena e Vico e dal mare.

Storia – Fu donata allo Stato della Chiesa dai Franchi. Fu oggetto di contesa fra Papato e Impero, soprattutto sotto Federico Barbarossa. Scomunicata nel Duecento, la città entrò poi nello Stato della Chiesa e divenne sede apostolica. Alterne vicende la caratterizzarono fino all’Unità d’Italia. Nella seconda guerra mondiale i bombardamenti provocarono morti e distruzione.

Da visitare – Le bellezze monumentali rendono Viterbo ricchissima di storia: siti archeologici di etrusca memoria, le antiche mura intatte, chiostri e chiese di varie epoche, palazzi aristocratici, torri e graziosi borghi medievali (incantevole il quartiere più antico della città, San Pellegrino, da vedere anche Pianoscarano).

Simbolo della città è Palazzo dei Papi, eretto fra il 1257 e il 1267, attualmente sede del Museo d’Arte Sacra. Stupefacente la Cattedrale di S. Lorenzo costruita nel XII secolo da maestranze lombarde su una preesistene pieve: facciata con rosone gotico, campanile gotico, preziose tavole all’interno e armadi intagliati. Il centro storico è racchiuso da mura turrite. Annoverata fra le più belle piazze d’Italia è piazza S. Pellegrino. Sarcofaghi etruschi si possono ammirare nel Palazzo Comunale (XVI sec.), mentre testimonianze sulla civiltà e sull’architettura etrusca si ritrovano nel Museo Civico – famosa la Pietà di Sebastiano del Piombo – e nella Rocca Albornoz, sede del Museo Archeologico Nazionale.

Dintorni – A 3 km da Viterbo s’incontra il Santuario rinascimentale di S. Maria della Quercia che ospita un’immagine miracolosa della Madonna che, secondo la tradizione, libera dalla peste. All’interno il soffitto è rivestito in oro con affreschi del XV e XVI secolo. Da ammirare l’imponente organo seicentesco e lo sfarzoso altare. Si consiglia di vedere i resti dell’antica Ferentium, città etrusca, dirigendosi verso Bagnoregio, e la necropoli rupestre del IV-II sec. a.C. con tombe scolpite nelle rupi tufacee.

Altrimenti, proseguendo a sud e passando i monti Cimini, si arriva al lago di Vico, anch’esso di origine vulcanica, rinomato per l’integrità biologica che lo contraddistingue. Occupa il fondo dell’antico vulcano del Cimino. Pescoso, si estende tra rive per lo più solitarie e boscose, tranne a sud e a sud-est dove si è sviluppato un centro turistico (Punta del Lago). A costeggiarlo è l’antica via Cimina. Il lago fa parte dell’area protetta denominata riserva naturale del lago di Vico che si estende per oltre 4 mila ettari all’interno dei quali si offrono ai turisti zone di elevato interesse naturalistico: l’area palustre limitrofa al lago e uno splendido bosco composto dalla faggeta depressa del monte Venere. Questa riserva naturale fa parte del più ampio sistema dei parchi e riserve della Regione Lazio.

Ospita una fauna d’eccezione, oltre ad un’avifauna acquatica grazie a cui la riserva rappresenta uno dei luoghi di svernamento e sosta più importanti del Lazio. Per proteggere l’ecosistema lacustre nel suo complesso e la potabilità delle acque, su questo lago è vietato l’uso di natanti spinti da motore a scoppio che inquinerebbero le limpide e purissime acque.

La leggenda vuole che il lago di Vico abbia avuto origine dalla clava che Ercole infisse nel terreno per sfidare gli abitanti del luogo; nessuno riuscì a rimuoverla. Quando tentò Ercole, sgorgò un fiume d’acqua che riempì la valle formando il lago.

Descrizione tecnica: il lago sorge a 507 metri di altitudine (l’area misura 12 chilometri quadrati); ha un emissario artificiale che porta le acque al Rio Vicano.

Paesi vicini: sui monti Cimini sono ubicati i centri di Caprarola, noto per il palazzo Farnese, Castel Sant’Elia e Nepi, centri medievali circondati da mura; Sutri, caratteristico paese adagiato su uno sperone tufaceo e poco più in la il Lago di Bracciano; Ronciglione, paese etrusco e Vetrella anch’esso di origine etrusca, rinomato per la produzione di terracotte.

Casale dei Gelsi → Viterbo 47km

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