Saturnia
Saturnia

Denominate le cascate del mulino Saturnia, situate su un colle nel bacino dell’Albegna, nell’entroterra della Maremma grossetana, ecco Saturnia, a una settantina di km dal casale dei gelsi a  Castiglione in Teverina, definita culla della civiltà italica: sorge su un massiccio di travertino in una zona abitata dall’epoca tardo Villanoviana, ovvero almeno dal XII secolo a.C. A testimoniare le antichissime origini pre-etrusche è la Necropoli del Puntone, con tombe a cumulo del VII secolo a.C. e nelle mura etrusche e romane, qua e là visibili, si apre la notevole Porta Romana. A pochi km di distanza, a Manciano, cittadina in parte medioevale, spicca la grandiosa Rocca quattrocentesca, edificata dai senesi, e sempre sulla strada per Manciano ci sono le Terme di Saturnia, meta internazionale, che sfruttano acque sulfuree, per bagni, piscina, fanghi, inalazioni, cure terapeutiche ed estetiche, the best Saturnia hot springs.

Da visitare anche il Museo di Preistoria e Protostoria della Valle del Fiume Fiora che riunisce le testimonianza trovate nelle necropoli di Le Calle di Montauto. Nel tour alla città – visitabile in un’ora – si può osservare la chiesa di Santa Maria Maddalena e la Rocca, mentre poco fuori Saturnia, oltre alla località di Bagno Santo (dai resti di un tempio sacro) che risulta abitata fin da epoche antichissime, s’incontra il Castellum Acquarum.

Oggi abbiamo anche come opzione a pochi km da Saturnia un bellissimo impianto termale che si trova in piena campagna maremmana incorniciato dalla natura, al confine fra Lazio e Toscana, nel momento in cui si arriva alle Terme di Vulci ci si accorge che questo posto è fermo nel tempo. Un magnifico specchio d’acqua con quattro grandi piscine naturali in cui si passa da 42°C a 30°C ricche di sali minerali leggermente sulfurea e in particolar modo ferro.

A 9 km dalle terme troviamo Vulci (VT), che fu un centro etrusco di notevole importanza e una delle più grandi città-stato d’Etruria dove l’economia si basava principalmente sul commercio e la pesca.

Il Castello di Vulci venne edificato a ridosso del ponte del Diavolo ardita costruzione realizzata dai romani su una analoga struttura risalente ad epoca etrusca.

In origine questo ponte rimasto in uso sino agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso, oltre a permettere di superare il fiume Fiora, sorreggeva un acquedotto con il quale veniva condotta acqua alla città di Vulci.

Il castello costruito nel corso del XII secolo dai monaci cistercensi a difesa del ponte, fu impostato sui resti di un’antica abbazia realizzata nel IX sec. e dedicata a san Mamiliano che era stata fortemente danneggiata dalle incursioni dei saraceni. Il maniero divenne dal XIII sec. un importante centro di assistenza ed accoglienza per i pellegrini ed ospitò anche i templari.

Nel XVI sec. passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, il futuro papa Paolo III, che vi operò alcuni interventi. Successivamente divenne una dogana dello Stato Pontificio, in quanto situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e infine fu acquistato dallo Stato Italiano.

Se la vostra gita è effettuata nel fine settimana a soli 16 km dal castello di Vulci troverete il magnifico AGRISTORO IL RADICHINO dei F.lli Pira a Grotte di Castro una piccola oasi di gusto, nelle campagne di Ischia di Castro dove si allevano anche polli e tacchini.

TENUTA IL RADICHINO

Località Le Chiuse, snc
Ischia di Castro (VT)
+39 328 637 31 25
Email: info@tenutailradichino.it
https://www.tenutailradichino.it/contatti.html

 

Dove poter gustare fantastici formaggi di capra e pecora di allevamento proprio.

Oggi l’Azienda Agricola Radichino vanta, oltre alla storica attività di allevamento, un proprio caseificio e un punto ristoro attrezzato per ricevere più persone.

Casale dei Gelsi → Saturnia 70km

Immagini Cascate del Mulino Saturnia

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