Pitigliano
Pitigliano

Pitigliano si svela agli occhi del turista in tutto il suo fascino, mostrando lo splendido acquedotto mediceo, costruito tra il 1636 ed il 1639 e formato da quindici archi di cui due enormi e tredici più piccoli. Tramite l’antica porta che si trova in piazza Petruccioli entriamo nel centro storico. La serie infinita di vicoli, stradine, piccole scalinate ed affacci che si aprono a strapiombo sulla rupe sottostante, ne fanno un luogo unico ed incantevole. Dalla piazza Petruccioli, costeggiando l’acquedotto verso sinistra, si raggiunge l’ingresso del Palazzo Orsini, originariamente appartenente ai Conti Aldobrandeschi e passato nel 1313 alla famiglia Orsini. Questo palazzo – fortezza aveva lo scopo di difendere l’unico lato del borgo collegato al piano, nei restanti tre lati infatti Pitigliano è protetta dai ripidi strapiombi che danno sulla vallata. Il Palazzo Orsini venne praticamente stravolto durante la ristrutturazione del XVI secolo ad opera di Antonio da Sangallo il Giovane. Al suo interno oggi troviamo il Museo Archeologico, il Museo di Palazzo Orsini, l’Archivio diocesano e la Biblioteca. Interessante è anche il cortile con il pozzo monumentale di forma esagonale decorato con bassorilievi raffiguranti stemmi degli Orsini.

Se abbiamo voglia possiamo continuare in direzione di Saturnia trovando sul nostro cammino Sorano, un pittoresco borgo medioevale, situato su di uno scosceso sperone di tufo e circondato da una rigogliosa ed incontaminata flora boschiva. Proprio la sua particolare posizione offre l’opportunità di passeggiare nel borgo ed ammirare improvvisi e spettacolari panorami sulle rupi sottostanti.

Sorano ha conservato la tipica struttura abitativa medioevale dove l’abitato, formato da vicoli tortuosi, viuzze, cortili, portali, e cantine scavate nel tufo, è dominato dall’imponente fortezza Orsini, che rappresenta uno dei principali esempi architettonici di fortezza fortificata della Maremma. Ricordiamo inoltre che nel territorio circostante numerosi sono i siti archeologici testimoni della presenza del popolo etrusco.

Continuando poi in direzione di Saturnia non possiamo che sostare a  Sovana, un piccolo borgo della Maremma, situato su uno sperone tufaceo, che mantiene tutt’oggi l’aspetto di un classico borgo medievale. Le origini di Sovana (anticamente Suana) sono antichissime, della sua illustre storia sono giunti fino a noi numerosi e pregevoli monumenti, testimoni del potere e della ricchezza degli Etruschi, della Chiesa e degli Aldobrandeschi.
Il primo vero centro abitato risale all’età del bronzo, poi nel VII secolo a.C. divenne una città etrusca, nel IV secolo d.C. diventò sede vescovile e nel 935 capoluogo della Contea Aldobrandesca; Sovana va anche ricordata per essere stata la città natale di Ildebrando di Sovana, divenuto nel 1073 Papa Gregorio VII.
Come già detto, nell’attuale nucleo abitato prevalgono le testimonianze medievali: la piazza con i palazzi Pretorio, dell’Archivio, Bourbon del Monte, la chiesa di Santa Maria, la chiesa di San Mamiliano ed il Duomo, conferiscono a tutta l’area un’atmosfera affascinante, arricchita dal contrasto di colore tra i mattoni di tufo ed il verde che avvolge le colline circostanti. In tutta la zona sottostante il borgo, a prevalere sono invece le testimonianze etrusche con le architetture rupestri, le vie cave scavate nella roccia, le necropoli con tipologie differenti di sepolture, tra cui ricordiamo la monumentale Tomba Ildebranda del III sec. a.C.

Terminata la sosta a Sovana o ritorniamo al Casale dei Gelsi a rinfrescarci nella bellissima piscina a sale o ci dirigiamo verso le tanto agognate cascate del mulino Saturnia a bollire, situate su un colle nel bacino dell’Albegna, nell’entroterra della Maremma grossetana, ecco Saturnia, a una settantina di km dal casale dei gelsi a  Castiglione in Teverina, definita culla della civiltà italica: sorge su un massiccio di travertino in una zona abitata dall’epoca tardo Villanoviana, ovvero almeno dal XII secolo a.C. A testimoniare le antichissime origini pre-etrusche è la Necropoli del Puntone, con tombe a cumulo del VII secolo a.C. e nelle mura etrusche e romane, qua e là visibili, si apre la notevole Porta Romana. A pochi km di distanza, a Manciano, cittadina in parte medioevale, spicca la grandiosa Rocca quattrocentesca, edificata dai senesi, e sempre sulla strada per Manciano ci sono le Terme di Saturnia, meta internazionale, che sfruttano acque sulfuree, per bagni, piscina, fanghi, inalazioni, cure terapeutiche ed estetiche, the best Saturnia hot springs.

Casale dei Gelsi → Pitigliano 48km

Immagini Pitigliano

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